Little Mountain Tune: una nuova storia.

Era un po’ che volevo farlo, senza alcuna pretesa naturalmente; giusto per vedere l’effetto che fa, come diceva qualcuno. Potrei chiamarla “pre-visualizzazione mista”: Ansel Adams esponeva e fotografava avendo già in mente come lavorare poi la fotografia in camera oscura. Pre-visualizzazione, scatto, camera oscura. La mia pre-visualizzazione mista consiste invece nel pre-visualizzare la fotografia, scattare e poi,  invece di entrare in camera oscura, sedersi al piano e comporre qualcosa che possa accompagnare al meglio la visione della fotografia, di quanto girato e successivamente montato in un video. Pre-visualizzazione mista: fotografia e musica. Un motivo semplice, discreto, che non prevarichi l’importanza dell’immagine ma che la segua e la supporti in termini emozionali, ove possibile. A simple tune, appunto. Il rischio, a tendere, già lo so, è di realizzare una piccola sala di incisione domestica per comporre  le proprie piccole colonne sonore, invece di mettere in piedi una seppur attrezzatissima camera oscura. Ma il bello è proprio questo, andare dove ti porta l’Anima artistica che dalla nascita risiede nel profondo di ognuno di noi. E visto che la mia si divide tra fotografia, parola e, da sempre, musica mi piace pensare “perchè no?”. E poi, scusate, voi ben sapete di che colore sono i tasti di un pianoforte, vero? Ecco, tutto torna 🙂 Little Mountain Tune è nata cosi, spontaneamente una di queste sere ; il piano di casa, qualche nota messa in fila, un piccolo microfono e le immagini di quel giorno negli occhi. Nessun secondo, terzo o quarto take. Buona la prima seppure un po’ sporca. Al domani e alle migliorie tecniche ci penseremo, nel caso. E prima di concludere, lasciatemi ringraziare con la massima umiltà Mr. Randy Newman – specialmente il primo Newman, quello di Sail Away – da sempre mio nume ispiratore. Ciao! 🙂

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