Esattamente quattro anni fa scrivevo queste parole. Oggi, un giorno speciale, a conclusione di una bellissima giornata, grazie anche a tutti i vostri messaggi di auguri, mi sono ritrovato le stesse emozioni. E mi è sembrato giusto riviverle con voi. |- Avevo proprio voglia stasera di tornare a mettere le dita, per più di cinque minuti, su quell’alternanza di tasti bianchi e neri che risponde al nome di pianoforte. E di rimanerci un po’ sopra, gironzolandoci intorno, suonandone un po’ insieme e un po’ da soli, a seconda. Di solito non suono molto o se suono lo faccio per qualche attimo , magari all’una di notte prima di andare a letto, sempre in cuffia. Però stavolta mi sono preso il mio tempo “rubandolo” ai tasti del mac, dei socials, del web. Bimbi e Viola a nanna, ho aperto il mio personalissimo libro dei testi ( io, purtroppo , non leggo musica …ma vado a orecchio ..del resto ..famiglia di musicisti qualcosa avrò preso, no?) e ho ricreato un’atmosfera che mi mancava da molto: l’atmosfera degli anni tra il ’91 e il 98′, quando ero un maestro di sci a Les 2 Alpes(F), mi dilettavo anche a impersonare la figura del Piano Man un po’ misterioso, artista, un po’ fuori dalle regole, suonando ogni sera in un live pub molto cool di quella località – Le Pressoire – , insieme al mio amico super-percussionista Max Pellegrini ( Santana, Ronnie Jones, Amii Stewart, Zucchero.. – Max, grande amico mio.. riposa in pace…)
L’atmosfera ..beh..la vedete qui a fianco. La foto è presa proprio in una di quelle serate. Questo delizioso locale – piccolo, fumoso ma non troppo, pubblico distrattamente attento, molto affezionato – era tappa obbligata di chi se ne stava in giro la sera, dopo la cena e prima di buttarsi nel divertimento notturno vero e proprio: Persone dal palato fine, musicalmente parlando: Chick Corea, Elton john, Billy joel, Donald Fagen e molti molti altri … poi qualche italiano ma non troppo ..un po’ di improvvisazione e qualche pezzo per farli cantare, as usual. Tutto in modo molto soft e divertente.
Questo il mood che ho voluto ricreare stasera, con una luce fioca alla mia sinistra, un Jack con ghiaccio come era mio solito sulla destra del pianoforte, un libro con i testi delle mie 100 preferite davanti e un luccichio sfolgorante sulla tastiera del piano che mi invitava a sfiorarla e poi a farla vibrare. E ho iniziato dolcemente, a voce bassa, con Racing in the Street (Bruce Springsteen), New York State Of Mind (Billy Joel), per proseguire con You’ve Got A Friend ( Carole King), Bridge Over Trouble Water (Simon&Garfunkel), Foregin Affairs ( Tom Waits), Sail Away (Randy Newman) , Don’t Let the sun go down on me ( Elton John), Rosie e the Load Out (Jackson Browne) e concludere con Have I told You lately that I Love You (Van Morrison). Niente di che; un’apprezzatissima e solitaria performance privata per My & Myself, per ritrovare il gusto di perdersi nelle note ad occhi chiusi e farmi dire ancora una volta con un sorriso sulle labbra, chiudendo il piano, “Yes, I’m a Piano Man“ 😉
Yes, you’re a Piano…and Mountain Man 😉
Buonanotte.
Laura
P.S. ma cosa prendevi nei temi a scuola?! No, perchè scrivi davvero bene!
Auguri Alberto! Moltissimi di questi giorni ed altrettanti scatti meravigliosi.
A proposito, grazie del magnifico regalo (la foto per il desktop, è bellissima)
Luca
Luca, guarda..veramente grazie a Te e a tutti voi. Se vi/ti piace lidea ogni mese posso postarne uno da scaricare. Per me solo gran piacere. Un caro saluto e grazie ancora per il tuo pensiero. Con amicizia, alberto :))
Curioso come molti fotografi di montagna amano molto (suonare) la musica… e in effetti non sono mondi così distanti… certe “sinfonie” si sentono anche nel silenzio dei monti.