Brunello, la musica e le montagne

Brunello, la musica e le montagne

brunello_alimontaMario Brunello è certamente un orgoglio italiano nel mondo. Violoncellista stratosferico, geniale, innovativo, vincitore nell’86 del prestigioso premio Tchaikovsky di Mosca, ha all’attivo collaborazioni con orchestre e direttori di altrettanta fama mondiale dei quali tralascio i nomi per brevità; se prendete le prime/i primi dieci di un’ipotetica graduatoria l’elenco è bell’è fatto. Da amante di questo strumento – e della montagna – già lo conoscevo; ma ho avuto di recente l’occasione di approfondirne la figura attraverso la lettura (consigliata dall’amica Valentina che ringrazio per la dritta) del suo libro “Fuori con la Musica“, Rizzoli 2011. E’ un libro che mi era sfuggito e che ora non posso far altro che consigliare a mia volta a tutti gli amanti della Musica, per i racconti in esso contenuti assolutamente personali, divertenti, singolari, profondamente illuminanti riguardo al tema dell’interpretazione. Un bellissimo viaggio attraverso i compositori del passato che Brunello riporta nuovamente a noi, rendendoli ancor più vivi e attuali grazie alle sue performance nei più disparati luoghi nel mondo. Senza disdegnare, anzi, celebrandone le indubbie qualità e caratteristiche, autori contemporanei con in quali ha vissuto originali esperienze e collaborazioni, come Capossela.

Nelle sue corde non ha però soltanto la musica: l’amore per la montagna scorre nelle sue vene più di quanto si possa immaginare. Anche per questo è stato più volte presente in varie edizioni dell’ormai famoso festival trentino  “I Suoni delle Dolomiti“. Musica e montagna, che bel binomio. Ecco come apre il risvolto in seconda di copertina del libro: “Portare le Suite di Bach sulle Dolomiti, sul monte Fuji, sulle rocce di Matera, sul Timbain nel Sahara tunisino, perché quelle musiche hanno qualcosa in comune con le montagne ovvero sono incommensurabili […] sono alcune delle tappe emozionanti del percorso artistico di Mario Brunello illustrate in Fuori con la Musica” – E aggiunge ”…e non è un caso che ci siano creste dolomitiche che paiono ricalcarne il disegno delle note.” Da musicista e fotografo di montagna quale sono, non posso che condividere queste parole. E ancor di più ho potuto apprezzare questo pensiero una volta giunto a pagina 144; pagina dalla quale Brunello inizia raccontare la “sua” alba del 2004 al Rifugio Alimonta sulle Dolomiti di Brenta, con Erri de Luca, sempre in occasione del festival citato e nel quale si è esibito nella suite BWV 1008 di J.S. Bach. Al termine del racconto Brunello chiude poi in questo modo: “Il profilo delle Dolomiti assomiglia al disegno delle note di un preludio di Bach. Ho provato a sovrapporre il segno lasciato dalla cresta di una cima sul rigo musicale: la musica e la montagna si sono rivelate, senza saperlo, l’una con l’altra“.

Sopra a questo scritto, è stata inserita un’immagine tratta da un fotogramma del video ”L’alba nelle Dolomiti” (2004) girato ritengo in quell’occasione.. Notate per caso qualche “assonanza” con la fotografia che ho poi aggiunto alla sua destra in questo montaggio? L’ho scattata durante la realizzazione del mio libro “Dentro e fuori le cime” circa sei anni dopo (Agosto 2010 rifugio Alimonta) e senza assolutamente conoscere la storia di quell’alba appena citata ( e il libro sarebbe uscito l’anno dopo, 2011). Vi assicuro che questa prospettiva è molto inusuale per chi sceglie di fotografare da quel posto magico. O per lo meno non è quella classica che si fa di norma quando si esce dal rifugio e che invece prevede la Bocca d’Armi e la Torre di Brenta. Chissà perchè ha scelto proprio questa inquadratura, questa fotografia, quel frame di quel video… E chissà perchè l’ho scelta io; magari stavo ascoltando qualcosa di particolare quella mattina presto… Che sia rimasto nell’aria dal 2004 qualcosa di quella sua performance e che, da musicista prima ancora che fotografo, l’abbia io inconsapevolmente colta? Non lo saprò mai, però mi piace pensarlo. Comunque sia non è importante. Ciò che importa, invece, è che attraverso questo piccolo gioco, che ha sopreso me stesso innanzitutto,  io abbia avuto un’occasione in più per parlare di un grande artista, di musica, di montagne e di presentarvi una delle foto inedite realizzate in quegli anni. E di un libro che mi auguro vogliate leggere e apprezzare in tanti. Del “tempo” e del “silenzio”, altri due temi molto cari a Brunello e come sapete anche al sottoscritto – ne parleremo un’altra volta. Magari proprio insieme a Mario Brunello, why not? Va a sapere, la vita… 🙂 Ciao!

ps. Mario Brunello lo trovate QUI, QUI e QUI ( sito dal quale è tratta questa fotografia) e QUI potete acquistare il suo libro in formato eBook. Beh, ora  non potrete certo dire “non sono riuscito a trovarlo…“. Guardate che poi vi interrogo…:-)
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