La visione è ispirazione.
Non é “meccanica della fotografia”; non sono istruzioni, tempi, diaframmi, coordinate geografiche (seppure siano strumenti irrinunciabili e fondamentali). Non è riproducibilità. La visione è equilibro di elementi che convergono in un tempo preciso che giunge inatteso. È folgorazione.
La visione è magia che prende forma solo e solamente dentro un momento che per istinto si percepisce essere unico, e che diventerà irripetibile. La visione è chimica dello sguardo. Neanche l’Autore potrà ritrovare quel momento, nè provare a riprodurlo attraverso quelle informazioni tecniche o logistiche che pur sono state esclusivamente sue. Se non colta, quella visione sarà perduta per sempre.
Non rimandate mai una fotografia, piuttosto “aspettatela”; per quanto vi sforzerete, non la ritroverete mai più così come l’avete vista e, soprattutto, sentita.
Bogani’s trail. | Dolomiti di Brenta
Confronto tra originale 2008 e (tentativo di) riproduzione a dieci anni (2018)
>Non rimandate mai una fotografia, piuttosto “aspettatela”
Se non è poesia questa…
Walker, grazie mille che gentile
Un caro saluto 🙂
Alberto