L’ultimo guardiano del Lago

Questa volta mi dedico un post. Penso che questa foto sia una delle migliori che io abbia mai fatto. Per intensità, inquadratura, resa, storia. Mi piace questa fierezza, questo tronco rotto, vecchio, andato ma ancora lì, a segnare il tempo, fermo immobile, ma presente, possente,  orgoglioso. E mi è piaciuto il tempo speso seduto davanti a lui,  con l’aria in faccia, i profumi nel naso e i rumori nelle orecchie della pace di un laghetto di montagna dentro una valle spersa nel Brenta,  a guardare la luce cambiargli aspetto come se cambiasse il suo umore.  E ancora mi piace lo sfocato tutto intorno a lui come a dire “si ok… il resto non conta, passa e va come il tempo… ma io sono qui, vengo fuori da questa foto, sono vivo. Da sempre sono a guardia di questo lago. E sempre qui rimarrò. Perchè io sono l’ultimo Guardiano del Lago”  – Allora ciao Guardiano. Quelle due ore passate insieme mi sono servite molto per questo tuo ritratto. Perdona l’invadenza; spero di averti reso merito. Alla prossima 😉

Ci sono 0 commenti

  1. Pensierodud

    Anche a me piace la foto, ma devo dirti che mi è piaciuto molto anche quello che tu hai scritto “sulla foto”. Un esempio di come una immagine studiata, voluta alla fine sia intrecciata al pensiero che l’ha cercata.
    Ciao Al

  2. balpa

    La foto è di una intensità straordinaria e le parole che hai scelto per descriverne il soggetto gli fanno certamente onore.

    Approfitto di questo commento per chiederti una cosa: fai la scansione del negativo oppure della stampa? Che strumenti adoperi? Grazie per la risposta.


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