La data del 24 maggio non riporta solamente all’anniversario di un evento certamente più noto di quello che mi accingo a ricordare (“Il Piave mormorava calmo e placido al passaggio dei primi fanti il 24 Maggio…”) ma fissa, nel 1909, la nascita del primo parco nazionale d’Europa: Sarek, in Svezia
Da questa data Europarc, la federazione europea che associa ad oggi quasi 600 istituzioni ed Enti incaricati della gestione di oltre 400 aree protette in 38 Paesi europei, ha preso spunto per celebrare e ricordare ogni anno, in questo giorno, questa enorme rete di parchi e riserve, che contribuisce a salvaguardare la biodiversità e questo nostro immenso patrimonio naturale.
Quanto è vasto questo “tesssoro” nella nostra Italia? Federparchi racconta attualmente di 24 parchi nazionali, 27 aree marine (protette), 135 parchi regionali, circa 500 (cinquecento…) tra riserve naturali statali (150) e riserve regionali (350). Parliamo quindi di circa 700 aree protette che ci regalano “bellezza, natura, emozioni” ad ogni piè sospinto
Su queste aree vegliano e operano 160 organismi di gestione di parchi nazionali e regionali, aree marine protette, riserve naturali regionali e statali, oltre ad alcune Province, Regioni e diverse associazioni ambientaliste. Oltre a migliaia di persone che in questi parchi lavorano e operano con grande dedizione, proteggendoli e rendendoli fruibili e accessibili.
Da questa riga in poi potrei iniziare una filippica (cit. Demostene vs Filippo II di Macedonia, 350ac) o un requisitoria contro il malcostume imperante nei comportamenti dei più rispetto al tema della salvaguardia e conservazione dell’ambiente (stiamo tagliando il ramo sul quale siamo seduti…). Ma penso non servirebbe a nulla: chi ne ha consapevolezza lavora già nella giusta direzione. E chi non ne ha, propbabilmente non è arrivato alla terza riga di questo mio articolo. Faccio solo mio, una volta di più e condividendolo con voi, un pensiero che amo molto, raccolto in un proverbio dei saggi Nativi Americani che così riporta:
We do not inherit the world from our ancestors;
We borrow it from our children.
Duty on us to return it to them.Non ereditiamo la terra dai nostri avi
la prendiamo a prestito dai nostri figli.
Nostro è il dovere di restituirgliela.
Ok, se siete arrivati a leggere fin qui sono già contento.
Significa che forse.. qualcosa… almeno.. questo tema vi sta un po’ a cuore, Magari non solo il tema, “che fa figo parlarne”, ma anche e proprio il nostro essere qui e ora su questo pianeta, che ha sempre più bisogno della parte buona e intelligente di ciascuno di noi. Ricordiamoci sempre di usarla quando siamo immersi nella Bellezza di un paesaggio.
Perché tale sarebbe utile rimanesse. Per noi, ma soprattutto per coloro che verranno.
Grazie
Alberto Bregani
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1. Se vuoi ricordare questo mio pensiero ad altri ti sarò grato per la condivisione di questo articolo.
2. Se vuoi conoscere le oltre 90 iniziative in Italia collegate a questa giornata visita il sito di Federparchi: www.parks.it/giornatadeiparchi/
Foto: Autunno, Dolomiti di Brenta
Parco Naturale Adamello Brenta Geopark
© Alberto Bregani
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